Verifiche periodiche: la messa a terra (Dpr 462/01).
L’impianto di terra è una parte fondamentale del sistema elettrico. La corretta progettazione e la realizzazione consenteono di prevenire e proteggere persone e cose contro l’elettrocuzione e la fulminazione di origine atmosferica. L’impianto di terra è un sistema formato da una serie di parti conduttrici: conduttori di protezione PE, conduttori equipotenziali EQP, conduttori di terra CP e dispersori DA/DN. Il Decreto del Presidente della Repubblica numero 462 del 2001 sancisce l’obbligo da parte del Datore di lavoro di effettuare le verifiche periodiche dell’impianto di messa a terra della propria attività da un organismo di ispezione abilitato dal Ministero delle Attività Produttive. Precisa inoltre che sono equiparati ai dipendenti i soci, gli apprendisti, gli stagisti, gli allievi e qualunque altra persona presti la propria opera nella suddetta attività.
La periodicità delle scadenze.
Sono soggette alla Verifica dell’impianto di messa a terra con periodicità biennale tutte le seguenti attività, indicate dal Dpr 462/01:
Cantieri.
Locali adibiti a uso medico e similari (compresi estetisti, veterinari, dentisti).
Luoghi identificati con la sigla MARCI (MAggior Rischio in Caso di Incendio come discoteche, alberghi, cinema, edifici con strutture portanti in legno o altro materiale potenzialmente infiammabile etc).
In luoghi con pericolo di esplosione (centrali termiche alimentate a gas con potenzialità superiori ai 116 kW ovvero 100’000 kCal).
In generale in tutti i luoghi soggetti al controllo dei Vigili del Fuoco e al Certificato di Prevenzione Incendi (come indicato dal DPR 151/2011).
Sono invece soggette alla Verifica dell’Impianto di messa a terra quinquennale tutte le attività non elencate nel DPR 462/01.